lunedì 13 dicembre 2010

"Sole e vento" (13-12-2010)

In una giornata come questa di sole e vento potrei innamorami ancora e ancora...
...e il vento soffia, porta con sé il mio tutto.
Lo lascerà adagiare, non so dove, quando si smorzerà per riprendere fiato.

sabato 11 dicembre 2010

“Come l’amore” (11-12-2010)

Un vino speciale, raro, forse unico
Vino da curare per preservarlo dal tempo, protetto in un angolo segreto
Vino da annusare, da riscaldare con l’incavo delle mani tenute a coppa
Vino da assaporare a piccoli sorsi, facendosi rapire lo sguardo dal suo colore
Vino che ascolta, vino che racconta
Vino che inebria, che riscalda, che appaga tutti i sensi
Come l’amore…

martedì 30 novembre 2010

“E poi mi sono fermata” (28-11-2010)

Ho cavalcato galoppando
e immagini sognate scorrevano
ancor più veloci del mio galoppo.
Ho cavalcato una corsa smaniosa
verso una prateria,
con il vento tra i capelli
libero di accarezzarmi.
Ho cavalcato galoppando
con un movimento che scuoteva
fianchi, seno, spalle
inebriata, confusa, stordita, compiaciuta…
Poi ho tirato le redini e mi sono fermata.
Non più lo sguardo oltre,
perso in immagini sognate.
Non più galoppo libero.
Guardo attorno,
mi perdo nel cielo, negli alberi, nella terra…
E ancora sento il vento, tra i capelli
libero di accarezzarmi…

martedì 23 novembre 2010

“Dono nascosto” (23-11-2010)

Ti ripagherò del dono che mi hai fatto
sconosciuta anima,
che hai avvolto la mia nel tuo essere
e trasparenza creatasi mi hai parlato.
Sarà dono inaspettato, che non sai cosa sei stato.
Sarà dono nascosto.
Perché nascosto resterà questo mio sentire.
Sconosciuta anima,
valore assoluto in questo mio passaggio interiore.
Tu offerente, a necessità dai risposta.
Ignaro delle vesti del tuo normale essere,
dispensi senza sapere
e nulla saprai se non quello che scrutato in te
ti farà esultare, certo di saper donare.

“Tornerò a vivere” (22-11-2010)

Non chiedetemi
consolazione
me la sono spesa tutta
e non è stata abbastanza
Non chiedetemi
dei silenzi improvvisi
non ho parole per descriverli
Ribatterò ancora una volta
i gibolli ai sentimenti
Luciderò il cuore
opaco e spento
dalle ingiurie
Gratterò via dall’anima
sensi di colpa accusati
Tornerò a vivere.

mercoledì 17 novembre 2010

“Vita” (17-11-2010)

Vita come gioco su scacchiera
Secondo le mosse andrò a vittoria o a sconfitta
Giocatori Io e il Fato, avversario poliedrico
Mi solletica il suo fare sconosciuto, mi incuriosisce cosa mi porterà in dono
Lo temo
I suoi umori variabili potrebbero ferirmi, ma fa parte del gioco
Io cerco di agire con astuzia
Non posso cambiare le sue mosse
ma prepararmi a riceverle e prevederle mi offre delle opportunità...
e io voglio sfruttarle tutte.

martedì 16 novembre 2010

“Bisogno” (16-11-2010)

Ritengo opportuno, mi dissi, che tu mediti a fondo, allontanandoti da qui.
Naviga nel tuo intimo, affondati nell’abisso cristallino.
Scruta tra i coralli. Nuota con pesci di ogni colore e forma.
Fatti cullare tra le alghe, dal suo moto.
Rotola, capriola, figura forme tra i vortici delle sue correnti.
Lì nella non gravità tutto puoi sperimentare.
Alla fine di questo viaggio sarai fresca delle acque che inzuppando i tuoi capelli rigano il tuo corpo.
Giù, giù dal collo, frammezzo i seni, attraverso il ventre, lungo cosce e polpacci
come un brivido di carezze certe.
Ti sentirai tonificata dai movimenti e consolata dalle danze che ti hanno accompagnata tra i fondali.
Avrai carica per la tua battaglia.
Riemergerai così. Un colpo di reni.
Corpo a siluro, lanciato verso l’alto mirerà alla luce che filtra da sopra la superficie.
Uscirai dall’acqua tra l’ esplosione di mille gocce. Rugiada di un nuovo mattino.
La tua decisione sarà presa.
Vivila con determinazione, fiducia. Non ti potrà tradire.

domenica 14 novembre 2010

“Sogno” (15-11-201)

Pendola, oscilla, tintinna
non dà tregua
il suo impercettibile suono chiama
il suo lento movimento attira
mi distolgo dal pensare razionale
mi giro, lo guardo
mi ammalia, mi ipnotizza
mi prende per mano e mi porta via, lontano
Mi sento bene in questo sogno, non ho paura
è un volo pindarico
zigzago tra gli spazi sconfinando il margine
mi sollevo dall’equilibrio imposto
mi allontano dalla presenza dovuta
Fantastico, mi illudo, spero
Mi nutro, mi disseto, mi crogiolo ancora un po’
Il suo è uno spazio limitato
tra la porta di un presente che non può diventare passato
e la porta di un futuro a cui nessuno c’è ad abbassar la maniglia
Solo sogno

sabato 13 novembre 2010

Oppressione (13-11-2010)

Aprir le finestre e guardar fuori non m’accheta,
osservo gli stormi in volo disegnar il cielo.

domenica 7 novembre 2010

“Vorrei” (7-11-2010)

Vorrei poter entrare nel tuo cuore
in punta di piedi
delicatamente e con grazia
seguendo l’istinto del mio cuore
sebbene violento e appassionato
Ma mi allontano in silenzio, a piccoli passi
per dar tempo all’anima di respirare
perché l’ossigeno fatica a passare
tra le spire della burrasca che la flagella
Mareggio di contraddizioni la scuote
Vorrebbe,
non vuole.
Se tutto rimanesse sospeso…
Dimensione di mezzo
dove sogni e desideri
contrapposti al poter fare e non fare
esistono
Non so
Sento
Nelle albe cerco parole,
ma vi leggo verità soltanto mie
Vorrei capire.

martedì 2 novembre 2010

“Investimento” (2-11-2010)

Guardo dalla finestra ascolto
Scendo in strada parlo
Lascio un segno nei passaggi
di chi incontro
Ricevo un segno dai passaggi
di chi mi incontra
Somma dei passaggi, dei segni
donati e presi
che arricchisce la vita
Passaggi Segni
Buoni Cattivi
Arriverà il conto
Sarà proporzionato al dato e avuto
Premierà la scelta d’investimento
Non sogno alte utilità
mi accontenterei di un rapporto
3 a 1
Aver donato e ricevuto
tre sorrisi senza interesse
per ogni lacrima fatta versare
Sarebbe il riscatto sui miei sensi di colpa.

“Eco” (2-11-2010)

Nascosta dalle pieghe di un foglio scritto
sbircio l’attorno
Ascolto l’eco delle parole
allontanarsi fino a disperdersi
E resto in attesa…
Che la mente ancora detta
dirigendo la mano
attraverso il cuore
E di nuovo folate di pensieri…
Si spandono
a ricoprire come manto setoso
l’innamorato lontano
a trattenerlo
come rete di pesca fruttuosa
in un momento di pensamento
prima che sia di nuovo libero
al nuoto del suo destino.

lunedì 1 novembre 2010

"Scrigno" (2-11-2010)

“Scrigno” (2-11-2010)
Quando aprirai le braccia e accoglierai i doni che ti porto
Intuirai un passo scalzo
che si alzerà sulla punta dei piedi per non far rumore
Incontrerai due occhi limpidi
da cui attingere verità che scorreranno pure
Troverai due orecchie attente
pazienti ascoltatrici cui narrare i tuoi segreti
Scoprirai due mani che ti accarezzeranno il viso
segnandolo di gratitudine prima che anche le mie braccia ti abbraccino
Sentirai il mio brivido unirsi al tuo e l’abbraccio diventerà scrigno.

sabato 30 ottobre 2010

"In sogno" (31-10-2010)

Sognato ti ho
stanotte
ricordo solo
lo sfiorar leggero
di due mani che si parlano.

martedì 26 ottobre 2010

“Nell’Amore” (26-10-2010)

Sentimenti, credo, stati d’animo
fragili preziosi elementi
di vita
per questo in evoluzione
Ciò che era
non è ora
non sarà poi
Scelte rivedute
non attengono serietà
sbagliata l' accusa
elevata la sua comprensione.

“Fato” (26-10-2010)

Frequenze invisibili
Tenaci energie
Scorrono nel non so dove
Girovagano nella dimensione
Si muovono tra loro
Si sfiorano
Senza apparente contatto
Eterno movimento
alla ricerca dell’opposto
Scintilla illumina
senza avviso
Incondizionatamente
tutto è
senza possibilità di replica.

“Attrazione” (26-10-2010)

Attrazione
senza timore
stupisce
Sensazioni godono
dentro al cuore
Chiusa
la mente
alle verità
attende
l’allontanarsi del vento
caldo e ristoratore
conscia dell’impossibile.

sabato 23 ottobre 2010

"Acqua" (23-10-2010)

Nulla esiste
di diverso e meglio
dell’ acqua
a toglierti la sete
Sfamando l’arsura
riempie il secco
lenisce il bruciato
Scorre
e porta via detriti atavici
lasciando assorbire
nella lenta discesa
elementi preziosi
che ammorbidiscono
rimarginando
le crepe frastagliate del cuore
Acqua limpida
Acqua pulita
Fresca
Acqua di fonte
Naturale
Incontrata lungo il cammino
tra le cime della vita
inaspettatamente
quando la vicinanza al sole
e l’aria rarefatta
ti stavano togliendo forze
e volontà a proseguire
Acqua
che scorre
tra le dita della mani
racchiuse a coppa
Acqua
che non posso trattenere
perché il suo corso
non è il mio
Acqua
da cui attingo
con gratitudine
sorsi di solitario benessere
gustosi di rinnovata forza
Acqua limpida
Acqua pulita
Fresca
Acqua di fonte
Naturale
Acqua che non è acqua
ma presenza.

venerdì 15 ottobre 2010

“Ballo lento” (15-10-2010)

Palpito di cuore
confonde la mente
e sorride sul viso
Nella penombra
di un ballo lento
l’abbraccio unisce
scopre cose
tutto dice
Dichiarazione
Racconto
Conferma
E si perde
nella musica…

lunedì 11 ottobre 2010

“Sei qui” (12-10-2010)

Sei qui
il mondo si è inchinato
al tuo arrivo
in questo mattino di sole
e tu
tra le braccia di chi ti ama
lo osservi
lo assorbi
ne sei finalmente parte visibile
Io ti guardo
ti do il benvenuta
“Buongiorno Fiorellino
oggi è un bel mattino
il cielo è azzurro
e il sole splende
solo per te”
Ti guardo
Mi guardi
Ti annuso
Mi annusi
Sappiamo di buono
Io per te
Tu per me
Mi guardi
Ti guardo
Sguardo intriso d’amore
avalliamo così il nostro patto
Per sempre?
Per sempre
Nel bene e nel male
Nella buona e nella cattiva sorte
Per la vita
unite
lungo la linea retta del primo tratto
Per la vita
unite nell’individualità
lungo le due linee parallele
quando imboccherai la tua destinata
Per sempre?
Per sempre.

venerdì 8 ottobre 2010

“Spalanco le finestre” (08-10-2010)

Il grigio dell’autunno sta in agguato
Ma io porto il sole nell’animo
e non mi faccio intimidire
Non schermo le finestre del cuore
ma le spalanco
perché del mio sole
il grigio che sta attorno sia irradiato
Il mio calore voglio distribuire
dividerlo a mezzo e più
perché non serve riservarlo solo a sé
non ti dà frutti
e si consuma in energia persa.

“Stato” (08-10-2010)

Lentezza e concentrazione
Istinto e desiderio
Animo umano
procede lungo il margine
degli spazi
Funambolo
nelle mani del vento
cammina verso l’opposto
con ponderazione.

mercoledì 6 ottobre 2010

“Progetto” 06-10-2010

Fin’ ora ho volato, ora voglio scendere a terra
Concretizzare, per non rendere i sogni bolle di insulse parole
Perché il tempo del troppo pensare si perde
e non ritorna
perché il tempo del dire gira e rigira su di sé
si aggroviglia, scompiglia e scoppia in un“puff” di schiuma
che invade la mente, strofina il cuore
scorre sulle membra allontanando le possibilità
Concretizzare, per disegnare il cambiamento
E’ il momento di matita e progetti
Schizzi e bozzetti, piccoli passi, ma passi veri
Scendo a terra a muovere il passo di un lungo e lento cammino
tenendo in mano il filo di un palloncino
perché comunque, per me, realtà e desideri sognati
non si possono scindere.

lunedì 4 ottobre 2010

“Penso... rifletto... mi fermo... riprendo...” (ottobre, 4 2010)

Scrivo
E' il mio segreto, lo tengo tutto nascosto in un cassetto
Una storia, per gli altri nulla di speciale
Storia di sentimenti, contrapposizioni e pianti
Corolle di risa e giochi e salti
Una storia solo da raccontare ai fogli
Mia, loro
Dalla mia mente al loro bianco cuore
Tracciata con una penna colore blu
Ma se vorrai esser nuovo foglio
Dimmelo tu
Quel cassetto non ho chiuso a chiave
Basta allungar la mano nello sfiorar di una carezza
e si aprirà.

domenica 3 ottobre 2010

"Nulla succede per caso" 3 ottobre 2010

Nulla succede per caso. Fatalità. coincidenze sono richiami alla riflessione.
Quando, sistemando dei libri impolverati, ti ritrovi a leggere pagine scritte trent'anni prima, uscite da vecchi quaderni dimenticati e le parole sembrano di oggi , per un attimo hai la sensazione che il tempo non sia passato.
Forse vorresti non fosse passato, per avere davanti a te tempo per scelte diverse.
Allora decidi che è ora di fare pulizia.
Devi sgombrare e arieggiare il tuo piccolo mondo.
Le riflessioni hanno bisogno di molto spazio.

venerdì 1 ottobre 2010

"Un foglio fatto barca"

Ho preso un foglio, l'ho piegato e fatto barca.
Gli ho messo dentro gioia e affanni
di una giornata combattuta.
Un'amica mi ha scritto "Tu hai dei granellini d'oro sul cuore,
anche i sassolini d'oro si opacizzano e allora diamo loro una lucidatina
con un mio grande abbraccio".
Questo ora mi ci vuole, per conservarli sul cuore
e per liberare la mente, da dubbi e ragioni, appoggio la barca
all'acqua che la corrente la porti via.
Via gioie e via dolori.
Via ogni sentimento da questo spazio fragile.

mercoledì 29 settembre 2010

"Battaglia" (settembre, 30 2010)

In questa notte mi sento stanca di aspettare.
Guardo lo scorrere di pensieri.
Come venti mutevoli cercano ascolto,
ma non hanno approdo.
Lo sdoppiamento è marcato.
Due governi si fan battaglia
e mentre uno spinge con forza
verso orizzonti marini
l’altro trattiene con ragionevole fermezza.
E’ uno scontro, una battaglia
frammezzo io, naufraga, e un’isola che accoglie.
La stabilità vacilla, poi lo stallo
poi non so se ci sarà ripresa o precipizio.
Domattina, so già, me ne farò ragione…

venerdì 24 settembre 2010

“Amore” (settembre 24, 2010)

Amore
Attenzione regalata
ai gesti
alle parole
agli sguardi
Amore
Attenzione regalata
nei gesti
nelle parole
negli sguardi.
Amore

mercoledì 22 settembre 2010

"Semina" (settembre, 22 2010)

Semina
Semina sempre
anche il più piccolo seme
che trovi nascosto
negli angoli della tua vita
Custodito dal destino
si è fatto scovare
L'hai trovato
prenditene cura
è tuo diritto
è tuo dovere
questa opportunità
non va persa
Seminalo
diverrà pianta
offrirà frutti
e il giardino della tua vita
così
sarà più rigoglioso.

sabato 18 settembre 2010

“Gocce di desiderio” (settembre, 19 2010)

Fili di fantasia
trattengono
gocce di desiderio.
Pendenti
ruotano
e dondolano
cullati
da fruscii
dell’anima.
Un raggio di sole
attraversa la mente
illuminandole
e la loro liquidità
si trasforma.
Materia lucente
preziosa
unica.

“Luce nuova” (settembre, 19 2010)

Un fiore bianco
stella di montagna argentata
nato tra i capelli
illumina il viso di luce nuova.
Il cuore rosso
è rosa vellutata
schiusa
a mostrare l’ abbraccio.
Negli occhi scintille
messaggi dell’anima
da cifrare.
La bocca è un sorriso
prato verde di parole
riversate
come fiume di sentimenti.

Incontro 18-09-2010

MI E’ APPENA CAPITATO UN EVENTO INASPETTATO E RARO:
Parcheggio in via Manzoni, proprio in fondo. Piove.
Scendo, giro attorno alla macchina, salgo sul marciapiede, ombrello aperto.
Da dietro la curva arriva un ragazzino; due volte più alto di me , ma credo non più grande di 13/14 anni, anche lui con l’ombrello.
Si incrociano gli sguardi, mentre io salgo sul marciapiede, mi sorride e io ricambio pensando se, ma non ci conosciamo.
Lui supera me e la macchina, io apro la portiera del passeggero per prendere la borsa.
Lui vede, si ferma ed ha un moto verso di me … io immediatamente richiudo la portiera …
In un attimo però … io capisco che lui sta solo tendendo il braccio con l’ombrello aperto verso me, per proteggermi dalla pioggia, pensando io debba chiudere il mio per salire e mi rassicura dicendo: “oh no no”
(come dire “ no, non spaventarti”).
Lo capisco al volo, è un atto di galanteria!!!!! e ribatto:” oh grazie, grazie, ma non devo salire”.
Lui prosegue, lasciandomi in regalo un gran sorriso!
Percorriamo la via, lui davanti io dietro di pochi passi.
Sorrido fra me e me, un po’ stupita, compiaciuta, poi mi scappa quasi da ridere e mi dico “ma chi è questa meraviglia?”.
Guardo il ragazzino camminare, in mano il suo ombrello che non fa passare le gocce di pioggia, ma lascia espandersi una serenità e un’ armonia che mi par di vedergli attorno.
Proseguiamo, lui entra dal cartolaio, io nel mio portone.
Ho incontrato un angelo!
Penso che c’è ancora speranza per il futuro del nostro mondo e sono contenta che in questa giornata triste e piovosa mi abbia raggiunta un raggio di sole.

Pregnana, 18 settembre 2010

martedì 14 settembre 2010

“I tuoi occhi neri accarezzano” (settembre, 15 2010)

Ti vedo sempre così
la mia mano
piccola
nella tua
grande
e mi sentivo
sicura
Le parole
poche
quando si tratta
di parlar di sentimenti
ma i tuoi occhi neri
accarezzano
e dan voce
al tuo cuore
buono
così immenso
e sconfinato
Ti vedo sempre così
quel guizzo ragazzino
nello sguardo
che canzona
affettuosamente
Le parole
poche
e i tuoi occhi neri
quando credono
di non esser visti
tristi raccontano
di separazioni
ma la forza
che da sempre
ti è compagna
mitiga le tue pene
e il tuo sorriso
così dolce
e gioviale
ti fa esser amico
del mondo intero
Il tuo spirito è libero
il tempo
non ha attaccato
il tuo animo
ed oggi
seppur stanco
ancora assorbi
ancora partecipi
Sei ancora bambino
nel gioco
con i bambini
e quando vedo
la loro mano
piccola
nella tua
grande
avverto il passaggio
di emozioni
di insegnamenti
di amore
e mi sento sicura
So che il tempo
che un giorno
ti porterà in viaggio
sarà
un tempo di separazione
ma il tuo sorriso
allegro
sereno
e buono
sarà nostro compagno
sempre
e non ci sentiremo soli.
Grazie papà.

“Stato mentale” (settembre, 15 2010)

Evado
da una certezza
che non sempre riconosco
In bilico
tra realtà ed immaginazione
In bilico
tra coscienza ed incoscienza
I pensieri
illudono
La mente
vive
Il cuore
sussulta
Desiderio diverso
Stato mentale
Sogno
Consapevolezza.

lunedì 13 settembre 2010

“Uno stelo di papiro” (settembre, 13 2010)

Uno stelo di papiro
raccolto sulla mia strada
una casualità
Messo nell’acqua
perché crescano
radici
alti fusti
foglie verdi
Forse
non attecchirà
Forse
rimarrà nell’acqua
a vegetare
Forse
dovrà essere
interrato
perché tanto cresciuto
e rinnovato
di anno in anno
il suo vaso.

"Una festa preziosa" 13-09-2010

Incontro casuale
Invito speciale
Riuniti
in un pomeriggio
accogliente
di fine estate
Bambini
Sul viso sorrisi
Bambini curiosi
Bambini ciarlieri
Bambini
Rumorosi di risa
e di movimento
Voglia di giocare
Voglia di fare
Voglia di imparare
Festa preziosa
Un dono
Un grazie.

mercoledì 8 settembre 2010

Primo giorno di scuola 08-09-2010

Ci siamo, concluso a giugno il primo pezzetto di strada, ora si riparte verso la seconda meta dell’itinerario …
Non c’e l’agitazione del primo ingresso, quando dalla materna ti infilasti nel cortile delle elementari; un po’ di paura sì, quella giusta, quella sana.
Il sonno ti ha abbracciata , quasi con meno fatica del solito, nonostante il tuo “Oddio mamma, che paura….” alternato al “Buonanotte”.
Lo zaino sta all’ingresso e veglia in attesa del mattino, pronto a scortarti lungo la via, verso la nuova scuola.
Per domani un quaderno, l’astuccio, il diario, qualche incertezza e tante aspettative.
Sai, io vedo oltre la tua paura. Scorgo allegria, necessità di sapere, voglia di crescere.
Ieri tuo fratello ti canzonava …
Ti ha chiesto :”E se in I media ti bocciano?”
Tu hai risposto allegra: “Bocciare? E perché dovrebbero bocciarmi, se studio non mi bocciano”.
Ho ascoltato in silenzio e ho capito che stai crescendo.
Sii certa delle tue potenzialità, ma umile nell’accettare, da coloro che ti accompagneranno lungo questo nuovo viaggio, le risposte alle tue domande.
Ascolta i racconti, gli insegnamenti.
Impara a cogliere i particolari, le sfumature, è questo che rende i lavori speciali.
E’ come per un cuoco, facile ripetere all’infinito una ricetta scritta, ma se egli si sarà impegnato ad assorbire i “segreti” del mestiere dal suo maestro, questo farà di lui un cuoco migliore.
E questo ti auguro in questo nuovo giorno, ambisci ad essere sempre migliore.
Migliore non per essere al di sopra degli altri, ma migliore per te stessa, migliore per gli altri.
L’impegno sarà tanto e ci sarà fatica, ma imparerai a comprendere che la fatica è un componente essenziale del cambiamento.
Quella voglia di cambiare ora preme nel tuo animo di quasi ragazzina; ti solletica, ti stizzisce, ti attira e ti contraria.
Gioca con te all’altalena.
Ci saranno turbamenti in questi anni a venire, contrarietà, ma anche tanta, tanta allegrezza e gioie incontenibili per il tuo giovane cuore.
Godine con tutta l’anima, nel rispetto di te stessa e degli altri.
Sii felice di questi anni, che saranno bagaglio fruttuoso nel tuo divenire.
Nella complicità di nuove, sincere amicizie, gusterai emozioni belle; qualche volta invece ne incontrerai di meno belle, regalandomi comunque il privilegio, quando lo vorrai, di esserne partecipe.
Io ci sono, sempre. Tu lo sai.
Non vi è sbotto, ne rimbrotto che mi facciano serrare le braccia ad oltranza.
Ti voglio bene. Mamma.

giovedì 2 settembre 2010

"Signora polenta" (settembre, 3 2010)

Pioggia secca dorata
di chicchi macinati
carichi di sole
spargo
Affonda nell’acqua
gustosa di un pizzico di sale
Elementi che si uniscono
indissolubilmente
Crescono
si gonfiano
pronti ad accogliere
un terzo elemento
oro nell’oro
poco poco
spremuto in autunno inoltrato
da olive nere di maturità
Con cadenza costante
il polso
dirige movimenti lenti ma decisi
Così il mestolo prima gira
in tondo
sulla circonferenza
Poi ruotando su sé stesso
si immerge
e ad ogni giro
mescola un poco più in là
la marea gialla
Percorre la distanza
sino ad arrivare
all’altro lato del bordo del paiolo
E di nuovo procede
negli stessi movimenti
lenti ma decisi
costantemente
Lei sobbolle borbotta
reclama attenzione
I suoi vapori salgono
carichi di profumo
invitanti
Lei si crogiola
al caldo della fiamma
e consuma il suo tempo
In attesa solitaria
il tagliere stanco e innamorato
attende il caldo abbraccio.

venerdì 27 agosto 2010

“Liste di marmo” (agosto, 22 2010)

Liste di marmo
Marmo rosso
Marmo bianco
Marmo nero
Marmo scavato
dalla fatica
di antichi uomini
nelle cave
di vicine montagne
Liste di marmo
sovrapposte
in un gioco
di forme intrecciate
pavimento
lucido
di questa antica chiesa
Un cesto pare
adagiato al suolo
Passi
ne hanno levigato la superficie
Passi allegri
Passi dolenti
Passi stanchi
Passi furtivi
A portar la propria gioia
all’ Altare
A chiedere conforto
alla Croce
A consegnar l’anima
a Dio
A lasciare confidenze
segrete
di una fede persa
o forse
non ancora trovata.
Liste di marmo
unite in un cesto
ricolmato
nei secoli
da preghiere
riposte in esso
con devozione
umiltà
e speranza
Liste di marmo
sovrapposte
in un gioco
di forme intrecciate
pavimento
lucido
di questa antica chiesa
reso bello
nei secoli
da piccoli
e grandi passi
che lo hanno accarezzato
con il movimento
quieto
della preghiera consueta
che lo hanno percorso
con il movimento
gioioso
nella solennità
della celebrazione
che lo hanno strusciato
con il movimento
rapido
della necessità di una richiesta
Liste di marmo
cesto levigato
su cui immagino
passi di antiche genti
legate a me
di diritto
per un rapporto di discendenza
Liste di marmo
di antica posatura
tenute vive
nel tempo
dai passi
di nuove genti.

sabato 21 agosto 2010

“Il mio campione” (agosto, 17 2010)

Corri da me
e mi dai un bacio
grande
come il mondo
premi forte
sulla mia guancia
con la forza
di un titano
Così
mi comunichi
il tuo bene
Io
ti abbraccio
e ti dico
“sei il mio campione”.

“Promessa” (agosto, 17 2010)

Luci colorate
petali profumati
al tuo cuore
così giovane
e già
dolente
vorrei donare
Tu
per me
unica
Tu
per me
raggio di sole
Tu
che nel dirlo
mi si allarga
in gola
quella gioia
che
alcuna parola
può descrivere
Tu
sole
che si rabbuia
alla velocità
repentina
dello schiocco
di una frusta
Tu
felice
subito
indispettita
Tu
dolce
come miele
in cui
intingi
amare
becche
da scagliare
con acidità
crudele
Tu
giocosa
subito
contrariata
Tu
che
il tuo cuore
cerca
ma sa
di avere
Tu
che
al tuo cuore
così giovane
e
già dolente
non riesco
a parlare
Cercar parole
affinare modi
trovare
la giusta strada
A Te
donerò
tutto
di me stessa
Il tuo cuore
libero
scandirà
i suoi battiti
leggeri
certi
sicuri.
E’
una promessa.

sabato 7 agosto 2010

"Viaggi fantastici" (agosto, 7 2010)

Annuso l’aria marina
Mi racconta
di viaggi fantastici
intrapresi
da uomini e donne
di tutti i tempi
Lo sguardo percorre
gli orizzonti
misura le distanze
collega alla mente
idee
di luoghi fantastici
Tesori nascosti
Diverse realtà
Opportunità
Nuove speranze
Il cuore freme
nel petto
cresce la voglia
si trasforma
in necessità
Partire…
Tronco
Zattera
Piroga
Veliero
Nave
Attraverso
i tempi
che scandiscono
la vita del mondo
l’uomo va
in una ricerca
infinita
E’ il suo animo
che la reclama
e quando
impotente
a muovere passo
le sue membra
stanche
non lo possono
accompagnare
è la mente che
viaggia
Viaggio
libero
sconfinato
unico
proprio
inattaccabile.

giovedì 29 luglio 2010

“Torri” (luglio, 29 2010)

Disteso
un fianco
immerso
nell’acqua del lago
tua vitale sorgente
l’altro
trattenuto dalla terra
puntinata di oleandri
cipressi
limoni
ulivi e viti
che ti donano profumi
gusti
e colore.
Antiche torri
tratti di mura
il castello
a difesa di antichi sogni.
Trascorri stagioni
lente
solitarie
accarezzato da folate
odorose
di legna bruciata
che trasportano
dolcemente
sulle acque a te unite
foglie cadute dai rami
stanchi.
Finito il loro protendersi
a difesa
dai caldi raggi
delle stagioni
rumorose
che invadono
i tuoi vicoli
le tue piccole piazze
gli angoli
che con pudore
cerchi
ancora
di nascondere.
Il vortice di pazzia
che tutto ormai
stravolge
plasma
modifica anche te
ma non il tuo cuore
non il cuore
di chi ha in te
radici
e ti rispetta.

“Tutto tace” (luglio, 23 2010)

Tutto tace
nulla si muove
il respiro degli uomini
dormienti
accompagna
in questa notte
statica
di caldo
il lento ansimare
della Terra
che solo ora
si percepisce.
Pochi l’odono
e lentamente
la notte se ne va
trascinando
con sé
sogni e incubi
presto dimenticati.

“Un’ape” (luglio, 19 2010)

Oggi un’ape solitaria, impegnata in un andirivieni metodico, attira la mia attenzione e mi incuriosisce.
Porta ad ogni viaggio un batuffolino giallo, minuscolo carico trattenuto dalle sue piccole zampe.
Arriva dall’esterno del balcone, sbuca dal tendone verde e vola alla tapparella decorata dai buchi prodotti da una grandine.
Entra nel buchino centrale della prima lista.
Ne esce poco dopo priva del suo carico e si allontana.
Senza dubbio, senza indugio, ritorna presto con un nuovo carico e si intrufola nel medesimo buchino.
Tutto ciò si ripete, costantemente.
Penso al lento, incessante ritmo naturale del creato.

domenica 25 luglio 2010

“Una collana” Torri, 24 luglio 2010

Ho trovato una collana
in un cassetto dimenticato
nella soffitta del cuore
Grani di poesia
uniti dal filo della vita
richiuso a sé
da un fermaglio dorato
Gemme di felicità
perle di dolore
alternate a conchiglie di passione
unite passo a passo
da colei che le ha infilate
vivendole
con amore
fermandole
una ad una
con piccoli nodi
di felicità
e di pianto
Per l’intera vita
l’ha costruita
indossandola
e ancora
attraverso i suoi riflessi
di nuovo accesi
la collana
parla di lei
e la rende regale.

sabato 26 giugno 2010

“Ascolto” (giugno, 26 2010)

Sono qui
vicino a te
Sento il tuo respiro
Ascolto i tuoi pensieri
che sono simili
a quelli che sono stati i miei
Respiro lento tranquillo
navigatore del conosciuto
capitano sereno delle certezze
che io vorrei ti fosse sempre al fianco
Respiro gaio frizzante
portantina di aspettative
capitano solleticante di novità
che io vorrei poter interrogare
Respiro corto affannato
oratore di paure
capitano di sofferenza
che io vorrei deviarne il tratto
Sento il tuo respiro
come capisco ogni suo fremito
Ascolto i tuoi pensieri
che sono simili
a quelli che sono stati i miei
Ma c’e un tempo
il tempo del verbo
il mio è al passato
si è già compiuto
mentre il tuo è il presente
Farne scelta
ti spetta di diritto
Io sono qui
vicino a te
e ascolto.

venerdì 25 giugno 2010

"Terra straziata" (giugno,26 2010)

Terra straziata
lacerata nelle viscere
che ancora non molli
ancorando le radici
dei tuoi alberi martoriati
alle rocce
con la tenacia di chi non si arrende.
Con un moto di ribellione
fili d’erba ancora sbucano
con forza e coraggio
dalle crepe di un terreno arido.
Uomini scavano
il tuo profondo e ti feriscono
ripetutamente.
Uomini strappano
i tuoi manti di foglie
scardinando i tuoi tronchi.
Alti camini sbuffano
nubi di veleno nei tuoi polmoni.
Pompe risucchiano
dalle tue viscere
pece nera
e la riversano nei tuoi abissi
un tempo cristallini.
Ti arrabbi.
Ti rivolti.
Con movimenti assassini
avverti.
Con rutti di rabbia
che rimbombano dai tuoi condotti
lanci messaggi
che nessuno ode
se non chi ne sarà vittima.
Questo strazio non appaga
gli esosi
che ciechi
nella corsa all’avere
proseguono
misfatto su misfatto
a nascondere le loro imprese
dietro falsi principi
di un benessere collettivo
insensibili alla morte procurata.
E uomini abbassano il capo
e donne hanno lo sguardo spento
e bambini non hanno più
la forza per piangere
relegati all’ultimo posto
della scala dei diritti
vengono ignorati
e abbandonati alla loro
fame di giustizia.

mercoledì 23 giugno 2010

“Alla ricerca di quello che ho” (giugno, 23 2010)

Vivevo
al di là di quel mare
dove i sogni
non hanno limiti
e la vita appaga.
Avevo
il mondo tra le mie mani
e non ne coglievo
il bene.
Scrutavo gli orizzonti
cercando nell’infinito.
Volevo
cose che non sapevo
cose che credevo.
Partii.
Viaggiavo nelle albe
accompagnata dalle mie
aspettative
albergando
in notti con false lune
di cui gioire.
Affannata
viravo la mia barca
non trovando mai
la giusta rotta.
Accanita
issavo le vele
ma non riuscivo
a prender vento.
Lacrime di salsedine
ho pianto.
Poi
stremata dall’arsura
di un sole elettrico
ho mollato il timone
andando alla deriva.
Caldi venti si sono alzati
e correnti
benevole e protettrici
hanno governato per me
naufraga
la mia barca.
Infine
ecco aprirsi
al mio ritornare
l’approdo caro.
Ecco
rivelarsi al mio cuore
ciò ch’io cercavo
e non vedevo.

martedì 22 giugno 2010

“Eventi” (giugno, 22 2010)

Rincorri la palla,
che sfugge ribelle
al tuo gesto di fermo.
Raccogli il sasso,
che immobile attende
indifferente delle intemperie,
il tuo passaggio.
Ascolti i venti,
ora leggeri, ora fischianti.
Leggi pagine,
frementi sotto il tuo sguardo.
Accogli la luce,
che il tuo essere assorbe.
Partecipi nei campi
alla semina
ed alle messi.
Parli al mondo,
usando tutte le sue lingue.
Eventi della vita,
che articolano
la rotazione del suo tempo.

domenica 20 giugno 2010

“La scala dei ricordi” (giugno, 21 2010)

Seduta
sulla scala dei ricordi
a lungo ripensai
a momenti lontani.
Vidi volti amati,
ascoltai voci conosciute,
riprovai sentimenti
mai dimenticati
e piansi
piansi per gli errori fatti
e risi
risi per le gioie scambiate.
Udii dei passi
salire la scala
sentii una carezza
dolce
struggente,
non vidi
ma fui certa
che quella carezza
racchiudesse
l’essenza della vita.
La mia vita.

sabato 19 giugno 2010

“La coloreria” (giugno, 20 2010)

Conosci bambino
la “coloreria”?
La “coloreria”
ogni tristezza
fa scappar via!
Se sei triste
o solo annoiato
entraci dentro
vedrai il mondo colorato
Se c’e
uno strano pensiero
dentro al tuo cuore
prova a guardarlo
con un altro colore
ti aiuterà a sopportarne
il dolore
Se c’è qualcosa
che gira storto
nella “coloreria” si raddrizza
per magia!
Il mondo reale
che alle volte ci fa arrabbiare
o ci sembra indisponente
basta guardarlo
da un altro versante
E allora sapremo
che nulla va perso
Non sempre le cose
son come vogliamo
ma se le affrontiamo
con grinta e colore
le possiamo cambiare
per regalarci una vita migliore.

lunedì 14 giugno 2010

“Spighe mature" (giugno, 14 2010)

Dorate
le spighe
dondolano.
L’aria
soffia
calda.
La cicala
canta
tra il loro ondeggiare.
Domani
chicchi d’oro
dimenticati
ristoreranno
i passeri
e la cicala
si accontenterà
di uno stelo d’erba.

“Parole cucite” (giugno, 14 2010)

Come una sarta
cucio parole
parole d’estate
parole d’inverno .....
parole di ogni stagione
Come una sarta
rammendo dolori
imbastisco speranze
rinforzo sogni
confeziono idee
Uso stoffe
di ogni colore
di vario spessore
fili colorati
inserti fiorati
Come una sarta
prendo misure
seguo la trama
taglio
cucio
aggiusto la forma
Come una sarta
cucio parole
da indossare
per meditare.

venerdì 11 giugno 2010

“Non ho timore” (maggio, 17 2010)

Passato
è il tempo delle more mature
Trascorso
il Natale delle sorprese
Lontano
il chiacchiericcio sulle scale
Goduto
il danzar per le vie
L’andar del tempo
ha consumato i muri
e folate di vento
avvicinano il calar del sole
ma dolce
è il rimembrar dei sogni
di questa vita immensa
Curioso
è l’andar oltre il tramonto
alla scoperta di un nuovo viaggio.

“La bella stagione” (maggio, 17 2010)

Finalmente è arrivata
quell’arietta
calda e frizza,
che l’inverno
porta via
e mi dona
tanta allegria.
Spazza
l’ uscio,
spolvera
gli interni,
scuote
i tappeti
degli inverni
e
come per magia
la polvere
scappa via.
Spalanca
le finestre
al mondo intero
e mi fa gustare
la vita davvero.
Ecco,
la mia stagione preferita
finalmente
si è mostrata.
Persa
per strada,
quest’anno,
si era attardata
Ora giunta,
alla mia casa
alberga
per tutta la giornata
La mia stagione
preferita
è arrivata
ed io mi sento rasserenata.

giovedì 10 giugno 2010

“Parole nel dolore” (giugno, 7 2010)

Parole che accomunano.
Parole che uniscono.
Parole che non tolgono,
ma avvolgono il cuore
e cullano
il suo dolore.

“Penso a te” (giugno, 5 2010)

Penso a te
Che in mille sogni
ancora sogno
Che in mille luci
ancora vedo
Che in mille notti
ancora vorrei accarezzare
Che in mille albe
non potrei mai lasciare
Penso a te
Penso a me
Penso a noi
Noi di ieri
Noi di oggi
Noi da ritrovare
Noi da fantasticare
Noi da appagare
Semplicemente noi.

“Sempre per te” (maggio, 17 2010)

Guardo il cielo
e penso a dove sei
immersa
nei sogni
dell’universo
Parlo alle stelle
e parlo a te
che non mi sei bastata
E penso
a te
ancora
e ancora.

“I tuoi messaggi” (maggio, 13 2010)

Mi guardi
da sotto le lenti
dei tuoi occhialetti azzurri
La testolina
leggermente piegata da un lato
La piccola smorfia del labbro
mi sorride
con ironia
Il nasetto un poco arricciato
mi prende in giro
I tuoi occhietti allegri
mi guardano
canzonatori
Mi guardi
da sopra le lenti
dei tuoi occhialetti azzurri
La testolina
leggermente abbassata verso il petto
La fronte un po’ aggrottata
mi studia
con giudizio
Gli occhietti socchiusi
mi giudicano
bonariamente
La boccuccia leggermente tirata
mi ammonisce
con dolcezza
Nel tuo ancora
piccolo essere
sei mentore ignaro
mio monito
mia certezza
mio immenso amore.

“Il mio lago” (maggio, 10 2010)

Lago mio,
mio dolce lago
di te mi sono subito fidata
e alle tue acque mi sono abbandonata
Non nuotavo
mi intrufolavo in te
tra le tue alghe
che a barriera
limitavano il varco verso un mondo di sogni
Pesce Sirena Principessa dell’Azzurro
Dalla riva il mio sguardo
sorvolava l’argenteo riflesso
della tua superficie
carezzava le tue onde
raggiungeva altre sponde
e storie di viaggi lontani
confabulavano nei miei pensieri
Stormi di gabbiani
cavalieri del cielo
scortavano le mie emozioni
Ciottoli rosati erano i tesori
i miei desideri
che scrigno alcuno poteva contenere
Si tanto pregio
tu per me hai sempre avuto
e ancor oggi
passata la prima stagione
seduta sulla riva
respiro da te
ancora mille emozioni
e quando te lo chiedo
il dono più grande che sempre mi sai donare
è con il mondo di farmi pacificare.

“Qualcosa di me” (maggio, 6 2010)

“Qualcosa di me” (maggio, 6 2010)
Raccontami qualcosa di me
Quando son nata
E il nome della mia Fata
Le note allegre
di me bambina
Dei compiti fatti in cucina
Dei giochi inventati
dei passatempi improvvisati
Dei canti
dei balli
delle risate
Del pullman
che ci portava a scuola
e del fiocco blu
Delle chiacchiere
sdraiate sopra al lettone
coi pigiami
portati dalla Befana
Del bacio della buona notte
prima del sonno
accanto a mia sorella
e degli scherzi di mio fratello maggiore
che imitava uno spaventoso attore!
Raccontami qualcosa di me
della mia infanzia bella
Che questi ricordi
io porti nel cuore
fin da grande
per poterli consegnare
a chi
quando sarà nata
dirò il nome della sua Fata
e a chi
quando sarà nato
racconterò il mio passato.

“Sogno tradito” (maggio, 5 2010)

A passo incerto
traballante
procede per la via
incurante dello spazio
un Sogno Tradito
Solo
senza una meta
vaga per luoghi
Desiderio negato
Necessità privata
Dolore inflitto
Battito di cuore
agitato
impaurito
che non smette
di tamburellare
Occhi che raccontano
di sopraffazione
tradimento
aberrazioni
Fiducia tranciata
Volontà annullata
Non vede
non sente
perso nella sua desolazione
Si irrigidisce
e impaurito
rifugge
il braccio teso
dello sconosciuto amico
Confonde
la risposta di aiuto
con l’imposto tocco
che ha subito
Ma il suo cuore
reclama giustizia
si deve abbandonare
non ce la fa più
si deve fidare
Finalmente libero
nel confidare
tutte le oppressioni
impossibili da accettare.

“Cara sorella” (maggio, 4 2010)

Vi accettavate
Vi comprendevate
Vi confrontavate
Vi confortavate
Vi tendevate la mano
Vi tenevate per mano
Sdrammatizzavate
Ne ridevate
da compagni
di sventura
Stringevate i pugni
nella solitudine
Condividevate
la forza interiore
Spartivate
la sofferenza
come buoni camerati
Partecipavi
la speranza
Ci sostenevi
tu
nel dolore
al tuo dolore
E quando il viaggio
ha cambiato rotta
non lacrime
hai lasciato
ma sorrisi
in chi ti ha amata
Non rabbia
hai domandato
ma gioia
per la vita
Per chi è rimasto
sei nei ricordi
viva
nei tuoi insegnamenti
Per te
che sei in viaggio
è la pace.

“Il giorno” (aprile, 29 2010)

Lentamente se ne va,
stanco,
il giorno.
Arrivato
di buon’ora
con coraggio,
gioioso
d’esserci,
carico
di buon’umore,
nutrito
di aspettative,
trepido
dell’incontro,
intriso
del suo immenso
desiderio
d’essere,
esplorando
l’animo
del mondo
si è distolto
dai suoi
sogni,
immergendosi
dolente
nella verità
terrena.
Ed ora,
trafitto e cupo
senza consolazione,
lentamente se ne va,
stanco,
il giorno.
Pronto
a ritornare,
ancora una volta
domani,
carico
di luce,
determinato
a non arrendersi.

“Notte” (aprile, 28 2010)

Notte dolce
Fammi sognare
di un sogno
Desiderato
non temuto
Notte dolce
Fammi parlare
di un sogno
Costruito
non ideato
Notte dolce
Fammi ascoltare
di un sogno
Puro
non menzognèro
Dolce notte
mentore mia
Confido a te
le ansie
Affido a te
le speranze
E domani
quando la luce
del tuo mattino
rischiarirà i pensieri
Tutto sarà.

“Cara amica …” (aprile, 15 2010)

In questo momento
Tutto
sembra venire a mancare
Tutto
sembra perso
Turbine di sentimenti
Voragine di paura
Gola di dolore
Pianto
E poi?
E poi c’è
comunque
ancora
vita
Ti accorgi
che tu
sei
vita
della sua vita
e come procederai
nel tuo cammino
sarà
anche
frutto
di ciò
che lui ti ha donato
Il suo amore
che ti ha resa
grande
Così come sei
semplicemente
percorrerai la tua strada
con lui
al tuo fianco
nei pensieri
nel cuore
e allora
non più pianto
Serena sorriderai
certa della sua presenza.

“A te” (aprile, 12 2010)

Camminerai, camminerai e camminerai ancora
Ora a testa alta, ora a testa bassa
Ai tuoi occhi
Ora scintille di fuoco
Ora gocce di rugiada
Salirai le vette
Scenderai alle valli
Nella luce del sole
Nell’ombra della sera
Nel buio della notte
Assorbendo l’universo che ti gira attorno
Sentirai i rumori
Vedrai le luci
Scruterai i visi
Ascolterai le voci
Guarderai negli occhi
Toccherai le mani
Accarezzerai il corpo
Abbraccerai l’anima
Cullerai i cuccioli
Sosterrai i deboli
Insegnerai a volare
Gioirai
E farai gioire
Ti addormenterai
Appagata
Certa dell’amore
Che ti ha accompagnata
Nel tragitto della tua esistenza.

“Grazie” (aprile, 9 2010)

Risento le tue parole
Allora non ascoltavo
Comprendo adesso
il loro significato
Comprendo ora
come ti sei sentita
Certa di averti ferita
grata
per il tuo incondizionato amore
mi ripeto le tue parole
Le ignorai con la mente
ma il mio cuore le ha custodite
Ed oggi
plasmata dalle esperienze
della vita
mi rivedo in te
e ti sento
ancora
comunque
così vicina
così presente
così viva
come vorrei tu fossi
Grazie mamma.

“Il passare del tempo” (aprile, 8 2010)

Il passare del tempo
Apporta
Toglie
Modifica
i comportamenti
Gestisce
l'immediato
Accompagna
verso una meta
Fa tesoro
del suo scorrere
e custodisce
nello scrigno della nostra vita
i segreti a noi più intimi.

“Voglio vedere” (marzo, 28 2010)

Termina così
questa giornata
Il piacere
dell’arrendevolezza fiduciosa
di mio figlio
che nel sonno iniziato
tende le braccia al gesto
di infilargli la giacchetta del pigiama
che potrebbe appagare
la mia vita serena
nel mio mondo fortunato
mi sembra un’ inezia
perché negli occhi
nel cuore
porto il dolore
di ciò che ho visto
di ciò che ho sentito
le parole si sono articolate
il pensiero si è composto
e piangendo
così voglio dire:
Quando vedo e sento
E quel vedere e sentire
Mi strazia
Perché nefando e crudele
E quel vedere e sentire
Mi tormenta
Perché ingiusto e traditore
E quel vedere e sentire
Mi angoscia
Perché vedo e sento
Solo malvagità
Allora parlo
E se io parlo
E se tu parli
E se noi parliamo
E urliamo a squarciagola
Con rabbia
Per parte di chi
Voce non ha più
La richiesta di una giustizia negata
Nessuno potrà più negare
Nessuno potrà appellarsi all’ errore
Nessuno potrà più implorare assoluzione
Non potranno più
Non posso
chiudere gli occhi
voglio vedere
devo sapere
Non dimenticare
ma reclamare giustizia
E’ il solo modo
che ho
per difendere
Io che non imbraccio armi.

“Sorrido” (marzo, 28 2010)

Sorrido
anche quando ho il cuore gonfio
Sorrido
anche quando incontro il dolore
Che quando passerà mi avrà lasciato comunque un dono
Sorrido
per abbracciare, quando il dolore mi si presenta negli altri
Sorrido
per dirgli: “ci sono”.

“Libertà” (marzo, 27 2010)

La libertà individuale apporta accrescimento alla collettività
Libertà è rispetto
Rispetto è condivisione
Rispetto è scambio di idee, di conoscenze, di tradizioni
Libertà è ascolto, libertà è espressione
Libertà è rispetto di opinione
Libertà è insegnamento
Libertà è imparare
Libertà è partecipazione
Libertà è rispetto
Rispetto è attenzione
Attenzione è apertura
Rispetto è condizione
Libertà è impegno.

“Vita parallela” (marzo, 23 2010)

Mi tuffo
nei miei pensieri
nelle mie fantasie
Quando tutto tace
Parlo con me
Mi ricarico
Mi consolo
Faccio progetti
Programmi
che mai o solo in parte
porto a termine
Non importa
Sono momenti preziosi
E’ come se fossi
in una vita parallela
senza nulla togliere
alla mia vita reale
che beneficia
di queste scorribande interiori
Talvolta
sono semplici evasioni
altre
importanti veicoli di crescita.

“La Poesia” (marzo, 20 2010)

Sa trovare
parole
necessarie
ai nostri stati d'animo
Leggendola
percepiamo
il suo abbraccio
La mente
si intrufola
nell'alternanza delle sue parole
Le parole
della poesia
ci parlano
parlano
nel modo
in cui abbiamo bisogno
di ascoltarle
nel momento
in cui le leggiamo
Noi le leggiamo
ma sono le parole
della poesia
che ci leggono
Raggiungono
il nostro cuore
quando
è gioioso
sorridono
con lui
Quando
è assetato
stanco
lo dissetano
lo cullano
lo distolgono
senza pretesa alcuna.

“Però” (marzo, 9 2010)

Però
io ho anche imparato che.....
alle volte...
l'occasione la perdi se non hai aspettato.....
la speranza non produce solo illusioni....
e i miracoli sono la risoluzione inaspettata di eventi desiderati.

“Il Tempo” (marzo, 9 2010)

Prima, durante, dopo.
E' qui. Passa. Se ne è già andato.
Non puoi aspettarlo.
Non puoi corrergli dietro.
Semplicemente vivilo.

“Umiltà” (marzo, 14 2010)

Imparo
a non considerare
le insoddisfazioni
che talvolta mi disturbano
ma ad eleggere
le piccole gioie della vita
come un dono immenso.

“Otto marzo” (marzo, 8 2010)

Io non credo
nella parità
nel senso di
uguaglianza
perché
uguali
non lo siamo
Credo
in un riconoscimento
bilaterale
tra uomo
e donna
nell'apertura
nel rispetto
verso
le potenzialità
individuali
Credo
in un'organizzazione
di aiuto
di sostegno
per le pari opportunità....
...ma
se esistono
ancora
"ricatti"
come possiamo
creare
equilibrio
armonia
Come si può
sperare
in una convivenza
appagante
serena
dove
diritti
doveri
aspettative
necessità
desideri
vengano
riconosciuti al pari
sostenuti
e magari
incentivati?
...comunque...
darsi da fare
e non arrendersi
mai.

“Il silenzio” (marzo, 4 2010)

Il silenzio voluto
porta
ulteriore angoscia
a quella determinata
dalle atrocità
compiute dalla cattiveria umana
Se penso
al mio piccolo spazio nel mondo
mi sento una dea
ma mi illudo
di una felicità gratuita
Poi guardo oltre
e vedo
una realtà di minuscoli mondi felici
fluttuare
in un universo
di sofferenza giustificata
silenzi voluti
giustizia negata
E mi sento impotente.

“Un sorriso” (marzo, 3 2010)

Un sorriso
inaspettato
ricevuto da una persona
sconosciuta
mentre
mi incrocia per la via
mi regala
un senso
di benessere
che può cambiare
l'andamento della mia giornata
Mi piace
l'idea
che sia così
anche per gli altri
e allora
mi investo
della carica di "dispensatrice di sorrisi"
e mi sento bene.

"La mente” (marzo,1 2010– II vers. 6 maggio)

Vuole scappare
Scappa
Torna....
La mente
ha la straordinaria possibilità
di vagare
nell'infinito
Questo spaziare
è nutrimento
per il mio spirito
E’ argano
che solleva i pesi
E’ movimento
che aggiunge gioia
alla gioia della vita
E’ conferma
E’ fortuna
La mente lavora
produce pensieri
positivi
negativi
La mente
è un'altalena
dondola
oscilla
si muove
vive
e mi rende
viva.

“Incapacità di indignazione” (febbraio, 25 2010)

Rassegnazione
forte componente del vivere di tanti
Comodità
distoglie dal pensare
che qualsiasi cosa succede
al di fuori di un metro dalla nostra circonferenza
non è affar nostro
tanto chissà mai se a noi succederà
Disabituati
alla fatica
ci accontentiamo
Fatica
componente essenziale del cambiamento
Se all'unanimità
.... se in modo concorde
.... se contemporaneamente
Tutti
fermassimo la nostra indifferente quotidianità
per erigere un muro
con l'unione dei nostri singoli NO, NON CI STO PIU'!
Se.....

“ Persone, il mio pensiero” (febbraio, 24 2010)

...Persone
nessuno è
"però così...però cosà...però su...però giù"
Ognuno
con i propri pregi
ognuno
con i propri difetti
ognuno
con le proprie capacità
ognuno
con i propri limiti
ognuno
con la propria sensibilità
ognuno
con le proprie attitudini
Tutti siamo.

“Rispetto” (febbraio, 23 2010)

Non alzare
bandiera bianca
ma alzare
tutti
le nostre mani
non in segno di resa
ma per
contenere
sostenere
accompagnare
con la voce delle nostre coscienze
il grido di giustizia
di fratelli che
"..con la faccia stanca...il capo chino...il respiro sempre più affannato"
non alzano bandiera bianca
Per dire con forza
ascoltate
e capite
toglietevi di dosso
per un momento
i vostri convincimenti
ascoltate
e capite
vestitevi di umiltà
ascoltate
e capite
date credibilità alle diverse volontà
non è questione di bene o male
non si chiede di giudicare
ma di RISPETTARE.

“Follia” (febbraio, 23 2010)

Quale follia?
Follia che alimenta la forza interiore
nonostante tanto
nonostante tutto?
E' questa
follia
che rende un uomo
speciale
che lo eleva
al di sopra
di ogni male
Guardo a questa follia
con rispetto
e umilmente dico
io non conosco
forse non servo a niente
Ma se solo un poco
e brevemente
ho raggiunto un cuore
allora sarò riuscita.

“Se” (febbraio, 23 2010)

....se esistesse uno strumento
da applicare alla mia mente
per produrre manufatti di pensieri
diverrebbe una sorta di mitragliatrice
da tante sono le idee
che vi frullano dentro
....se il tempo
potesse essere direttamente proporzionale ad esse
sarebbero a mia disposizione mille anni
per poterle realizzare.......

“Per te, che non posso più abbracciare”. (febbraio, 7 2010)

Mi manchi
mi manchi adesso
più di ieri
più di quando.
Mi manchi adesso
nella maturità
nella necessità
nella conoscenza
nel dubbio
nel ricordo.
Memoria delle mie memorie.
Non ci sei
a ridere con me
a piangere con me.
Sola
nella mancanza della tua consolazione.

“Scrivere” (febbraio, 10 2010)

Scrivere
Espressione di un monologo interiore
Scrivere
Aiuta
noi
a districare
il tumulto di emozioni
che abbiamo nel cuore
nella mente
Scrivere
Può essere una sala da ballo
dove danziamo tra le giravolte
delle nostre gioie
Scrivere
Può essere un'isola
su cui riposare
durante un naufragio
dove
abbandonata
momentaneamente
l'angoscia
la paura dell'ignoto
possiamo riprendere le forze
necessarie
per proseguire il nostro viaggio
Scrivere
Aiuta
gli altri
a condividere
la nostra allegria
A godere
del nostro benessere
A meglio comprenderci
sostenerci
perché talvolta
la rabbia
il dolore
la melanconia
le poche forze
ci trasformano
Credo
la scrittura
amica particolare
a cui affidarsi
nei diversi momenti della nostra vita
Scrivere
è un "fissare"
nel tempo
la nostra presenza.

“Piccoli raggi di sole” (febbraio, 9 2010)

Penso
la vita
sempre
comunque
nonostante
bella!
Sento
me stessa
fortunata
perché
anche quando
i miei occhi
vedono
attorno
del grigio
riesco
comunque
a sentire
quei piccoli raggi di sole
che non si arrendono
mai
e che con forza
ti dicono
“ci siamo,
adesso attraversiamo le nuvole
e tutto risplenderà
di nuovo.

“Garbato” (gennaio 2010)

Garbato
il tuo sguardo triste
mi accompagna
da sempre.
La carezza
non data
e quella voglia di tanto
mai accettata
Perché tutto è di più
Perché unico
e superiore
inspiegabilmente effimero
ma tanto dolce
necessario
Fonte inesauribile
e appagante.

“Vorrei dirti di sì” (gennaio 2010)

Vorrei dirti di sì
e incontrarti tra le stelle
perché il bene che provo
è parte dell’universo
Ci ritroviamo
E danziamo
E il dolce sapore
che ho sentito
tutte le volte
che ti ho pensato
ci avvolge e consola.
Anima mia
Anima tua
Unica essenza

“Una carezza” (gennaio 2010)

Una carezza
Suggello di questo antico amore
Parole scambiate in silenzio
Unione delle anime
Chi siamo?
Noi, con la luna e le sue stelle.

“Ricordi.” (gennaio, 28 2010)

Sono il nostro passato
fanno parte di ciò che ci circonda
utensili da cucina
vestiti appesi nell’armadio
penne e carta sulla nostra scrivania
Sono attorno
a disposizione
Fanno parte del nostro quotidiano
Ci accompagnano sempre
Talvolta
distolti dal nostro soprapensiero
ci soffermiamo su uno di loro
e allora
emozioni vissute
ritornano a noi
pervadendoci
secondo la loro natura
di nostalgia
rammarico
entusiasmo
gioia
allegrezza
rabbia
o dolore.

“Anna" (gennaio,27 2010 – Giornata della Memoria)

Anna,
l’immane forza che riveli
nei momenti più terribili della tua breve vita,
provocati da mani meschine e brutali;
la non-resa dei tuoi puri sentimenti
di fronte a tanta cattiveria. . . . .
Attingo dai tuoi pensieri,
dalle tue emozioni.
Perché il tuo sorriso
e quello di tanti tuoi compagni,
di ieri,
di oggi,
non si spenga,
parlo di te
e ti ricordo.

“Amicizia” (gennaio.26 2010)

Ti accompagna lungo la strada del tuo cammino.
Canta e balla
tra le giravolte delle tue gioie.
Ascolta i tuoi silenzi
e muta ti risponde nel dolore.
Ti tira le orecchie, ma applaude
ai tuoi traguardi.
E’ una presenza
al di là delle parole,
del contatto fisico.
Una parte della tua anima.
Parte dell’ Anima
che anima l’Universo.
Amicizia allo stato puro.

“Cara Tittina…” (maggio,24 2009)

Sentirai,
nel cuore,
un sussurro.
Ti farà sorridere
alla vita.
Donerà pace alle tue ansie.
Ti farà amare
te stessa
e gli altri.
Ti abbraccerà
respingendo le tue paure.
Ti accompagnerà
nei momenti
di gioia e di dolore.
Sarà
un sussurro d’amore.
Basterà ascoltarlo,
in silenzio,
tra il rumore assordante
della vita
e tutto ti si schiuderà
come deve essere.
Il sussurro d’amore
quello di Dio,
quello della tua mamma,
quello del tuo papà.