mercoledì 8 settembre 2010

Primo giorno di scuola 08-09-2010

Ci siamo, concluso a giugno il primo pezzetto di strada, ora si riparte verso la seconda meta dell’itinerario …
Non c’e l’agitazione del primo ingresso, quando dalla materna ti infilasti nel cortile delle elementari; un po’ di paura sì, quella giusta, quella sana.
Il sonno ti ha abbracciata , quasi con meno fatica del solito, nonostante il tuo “Oddio mamma, che paura….” alternato al “Buonanotte”.
Lo zaino sta all’ingresso e veglia in attesa del mattino, pronto a scortarti lungo la via, verso la nuova scuola.
Per domani un quaderno, l’astuccio, il diario, qualche incertezza e tante aspettative.
Sai, io vedo oltre la tua paura. Scorgo allegria, necessità di sapere, voglia di crescere.
Ieri tuo fratello ti canzonava …
Ti ha chiesto :”E se in I media ti bocciano?”
Tu hai risposto allegra: “Bocciare? E perché dovrebbero bocciarmi, se studio non mi bocciano”.
Ho ascoltato in silenzio e ho capito che stai crescendo.
Sii certa delle tue potenzialità, ma umile nell’accettare, da coloro che ti accompagneranno lungo questo nuovo viaggio, le risposte alle tue domande.
Ascolta i racconti, gli insegnamenti.
Impara a cogliere i particolari, le sfumature, è questo che rende i lavori speciali.
E’ come per un cuoco, facile ripetere all’infinito una ricetta scritta, ma se egli si sarà impegnato ad assorbire i “segreti” del mestiere dal suo maestro, questo farà di lui un cuoco migliore.
E questo ti auguro in questo nuovo giorno, ambisci ad essere sempre migliore.
Migliore non per essere al di sopra degli altri, ma migliore per te stessa, migliore per gli altri.
L’impegno sarà tanto e ci sarà fatica, ma imparerai a comprendere che la fatica è un componente essenziale del cambiamento.
Quella voglia di cambiare ora preme nel tuo animo di quasi ragazzina; ti solletica, ti stizzisce, ti attira e ti contraria.
Gioca con te all’altalena.
Ci saranno turbamenti in questi anni a venire, contrarietà, ma anche tanta, tanta allegrezza e gioie incontenibili per il tuo giovane cuore.
Godine con tutta l’anima, nel rispetto di te stessa e degli altri.
Sii felice di questi anni, che saranno bagaglio fruttuoso nel tuo divenire.
Nella complicità di nuove, sincere amicizie, gusterai emozioni belle; qualche volta invece ne incontrerai di meno belle, regalandomi comunque il privilegio, quando lo vorrai, di esserne partecipe.
Io ci sono, sempre. Tu lo sai.
Non vi è sbotto, ne rimbrotto che mi facciano serrare le braccia ad oltranza.
Ti voglio bene. Mamma.

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