giovedì 6 gennaio 2011

"La valigia dei sogni"

Ognuno di noi ha una valigia dei sogni.
Vi riponiamo desideri e idee, strato su strato, man mano che gli diamo vita.
Ogni volta che aggiungiamo un sogno, alzato il coperchio, tutti gli altri sogni prendono movimento e noi li rimiriamo.
Succede proprio come quando da bambini sollevato il secchiello d’acqua marina, raccolta per un gioco estivo, osservavamo meravigliati la sabbia immersa che da immobile si trasformava in un turbinio di danze e poi appena rimesso a terra il secchiellino, ritornava di nuovo al suo strato letargico sul fondo di plastica colorata.
Ogni volta che mettiamo un sogno nella nostra valigia, abbracciamo tutti gli altri sogni che stanno già lì.
Sono come figli, sempre presenti nei nostri pensieri, per i quali facciamo progetti e abbiamo speranze.
Figli smaniosi, tutte le volte che sentono aprire la valigia, di essere tolti da lì; per questo ancor più frenetici danzano, sperando, tra quelle giravolte, che sia arrivato il loro turno di spiccare il volo per crescere liberi e diventare realtà.
Quando un nuovo sogno ci visita, trepidi apriamo la sua nuova casa e nel posarlo, come fosse una reliquia, proviamo un brivido che ci accarezza la schiena, riempie il cuore e ce lo fa battere forte forte.
Viviamo dei nostri sogni e per i nostri sogni.
Sogni segreti agli altri, ma per noi così preziosi che talvolta li confidiamo ad una (o poche) persona di cui ci fidiamo, a cui vogliamo bene, o semplicemente perché sentiamo il desiderio di farlo proprio con lei, perché sentiamo necessario dar voce a quel nostro sentimento, certi di essere compresi e non giudicati o derisi.
Qualche rara volta poi, succede che due di queste valigie, per il desiderio di scambiarsi confidenze, vengano aperte vicine e che i sogni lì custoditi siano così simili che con i loro turbinii, attratti l’un l’altro, si uniscano. Allora ecco che un unico grande sogno prende forma; fatto particolare, che accade talvolta nella vita delle valige dei sogni.
Quando ancora, negli incastri che il fato riserva alla nostra vita, finalmente arriva il momento di toglierne uno per posarlo sulla strada che forse lo trasformerà, proviamo una totale eccitazione e una grande felicità ci scoppia dentro.
Siamo orgogliosi, soddisfatti, carichi di voglia di fare e fare ancora e ci concediamo anche un pizzico di vanità perché ci sentiamo importanti e appagati di quell’ evoluzione del nostro sogno.
Ognuno di noi ha una valigia dei sogni e se la tiene stretta, legata con un nastro colorato.
Sappiamo che tanti di quei sogni non usciranno mai dalla nostra valigia, ma non importa.
La custodiamo nascosta sotto al letto, a portata di mano, perché non vi è nulla di più bello che aprirla, nei momenti in cui ci scoraggiamo un po’, per perderci nelle danze che i nostri sogni ci regalano.
(4 gennaio 2011)

(grazie all'amico MKAC ;-) al quale ho rubato la frase titolo del mio scritto )