Anna,
l’immane forza che riveli
nei momenti più terribili della tua breve vita,
provocati da mani meschine e brutali;
la non-resa dei tuoi puri sentimenti
di fronte a tanta cattiveria. . . . .
Attingo dai tuoi pensieri,
dalle tue emozioni.
Perché il tuo sorriso
e quello di tanti tuoi compagni,
di ieri,
di oggi,
non si spenga,
parlo di te
e ti ricordo.
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