mercoledì 29 settembre 2010

"Battaglia" (settembre, 30 2010)

In questa notte mi sento stanca di aspettare.
Guardo lo scorrere di pensieri.
Come venti mutevoli cercano ascolto,
ma non hanno approdo.
Lo sdoppiamento è marcato.
Due governi si fan battaglia
e mentre uno spinge con forza
verso orizzonti marini
l’altro trattiene con ragionevole fermezza.
E’ uno scontro, una battaglia
frammezzo io, naufraga, e un’isola che accoglie.
La stabilità vacilla, poi lo stallo
poi non so se ci sarà ripresa o precipizio.
Domattina, so già, me ne farò ragione…

venerdì 24 settembre 2010

“Amore” (settembre 24, 2010)

Amore
Attenzione regalata
ai gesti
alle parole
agli sguardi
Amore
Attenzione regalata
nei gesti
nelle parole
negli sguardi.
Amore

mercoledì 22 settembre 2010

"Semina" (settembre, 22 2010)

Semina
Semina sempre
anche il più piccolo seme
che trovi nascosto
negli angoli della tua vita
Custodito dal destino
si è fatto scovare
L'hai trovato
prenditene cura
è tuo diritto
è tuo dovere
questa opportunità
non va persa
Seminalo
diverrà pianta
offrirà frutti
e il giardino della tua vita
così
sarà più rigoglioso.

sabato 18 settembre 2010

“Gocce di desiderio” (settembre, 19 2010)

Fili di fantasia
trattengono
gocce di desiderio.
Pendenti
ruotano
e dondolano
cullati
da fruscii
dell’anima.
Un raggio di sole
attraversa la mente
illuminandole
e la loro liquidità
si trasforma.
Materia lucente
preziosa
unica.

“Luce nuova” (settembre, 19 2010)

Un fiore bianco
stella di montagna argentata
nato tra i capelli
illumina il viso di luce nuova.
Il cuore rosso
è rosa vellutata
schiusa
a mostrare l’ abbraccio.
Negli occhi scintille
messaggi dell’anima
da cifrare.
La bocca è un sorriso
prato verde di parole
riversate
come fiume di sentimenti.

Incontro 18-09-2010

MI E’ APPENA CAPITATO UN EVENTO INASPETTATO E RARO:
Parcheggio in via Manzoni, proprio in fondo. Piove.
Scendo, giro attorno alla macchina, salgo sul marciapiede, ombrello aperto.
Da dietro la curva arriva un ragazzino; due volte più alto di me , ma credo non più grande di 13/14 anni, anche lui con l’ombrello.
Si incrociano gli sguardi, mentre io salgo sul marciapiede, mi sorride e io ricambio pensando se, ma non ci conosciamo.
Lui supera me e la macchina, io apro la portiera del passeggero per prendere la borsa.
Lui vede, si ferma ed ha un moto verso di me … io immediatamente richiudo la portiera …
In un attimo però … io capisco che lui sta solo tendendo il braccio con l’ombrello aperto verso me, per proteggermi dalla pioggia, pensando io debba chiudere il mio per salire e mi rassicura dicendo: “oh no no”
(come dire “ no, non spaventarti”).
Lo capisco al volo, è un atto di galanteria!!!!! e ribatto:” oh grazie, grazie, ma non devo salire”.
Lui prosegue, lasciandomi in regalo un gran sorriso!
Percorriamo la via, lui davanti io dietro di pochi passi.
Sorrido fra me e me, un po’ stupita, compiaciuta, poi mi scappa quasi da ridere e mi dico “ma chi è questa meraviglia?”.
Guardo il ragazzino camminare, in mano il suo ombrello che non fa passare le gocce di pioggia, ma lascia espandersi una serenità e un’ armonia che mi par di vedergli attorno.
Proseguiamo, lui entra dal cartolaio, io nel mio portone.
Ho incontrato un angelo!
Penso che c’è ancora speranza per il futuro del nostro mondo e sono contenta che in questa giornata triste e piovosa mi abbia raggiunta un raggio di sole.

Pregnana, 18 settembre 2010

martedì 14 settembre 2010

“I tuoi occhi neri accarezzano” (settembre, 15 2010)

Ti vedo sempre così
la mia mano
piccola
nella tua
grande
e mi sentivo
sicura
Le parole
poche
quando si tratta
di parlar di sentimenti
ma i tuoi occhi neri
accarezzano
e dan voce
al tuo cuore
buono
così immenso
e sconfinato
Ti vedo sempre così
quel guizzo ragazzino
nello sguardo
che canzona
affettuosamente
Le parole
poche
e i tuoi occhi neri
quando credono
di non esser visti
tristi raccontano
di separazioni
ma la forza
che da sempre
ti è compagna
mitiga le tue pene
e il tuo sorriso
così dolce
e gioviale
ti fa esser amico
del mondo intero
Il tuo spirito è libero
il tempo
non ha attaccato
il tuo animo
ed oggi
seppur stanco
ancora assorbi
ancora partecipi
Sei ancora bambino
nel gioco
con i bambini
e quando vedo
la loro mano
piccola
nella tua
grande
avverto il passaggio
di emozioni
di insegnamenti
di amore
e mi sento sicura
So che il tempo
che un giorno
ti porterà in viaggio
sarà
un tempo di separazione
ma il tuo sorriso
allegro
sereno
e buono
sarà nostro compagno
sempre
e non ci sentiremo soli.
Grazie papà.

“Stato mentale” (settembre, 15 2010)

Evado
da una certezza
che non sempre riconosco
In bilico
tra realtà ed immaginazione
In bilico
tra coscienza ed incoscienza
I pensieri
illudono
La mente
vive
Il cuore
sussulta
Desiderio diverso
Stato mentale
Sogno
Consapevolezza.

lunedì 13 settembre 2010

“Uno stelo di papiro” (settembre, 13 2010)

Uno stelo di papiro
raccolto sulla mia strada
una casualità
Messo nell’acqua
perché crescano
radici
alti fusti
foglie verdi
Forse
non attecchirà
Forse
rimarrà nell’acqua
a vegetare
Forse
dovrà essere
interrato
perché tanto cresciuto
e rinnovato
di anno in anno
il suo vaso.

"Una festa preziosa" 13-09-2010

Incontro casuale
Invito speciale
Riuniti
in un pomeriggio
accogliente
di fine estate
Bambini
Sul viso sorrisi
Bambini curiosi
Bambini ciarlieri
Bambini
Rumorosi di risa
e di movimento
Voglia di giocare
Voglia di fare
Voglia di imparare
Festa preziosa
Un dono
Un grazie.

mercoledì 8 settembre 2010

Primo giorno di scuola 08-09-2010

Ci siamo, concluso a giugno il primo pezzetto di strada, ora si riparte verso la seconda meta dell’itinerario …
Non c’e l’agitazione del primo ingresso, quando dalla materna ti infilasti nel cortile delle elementari; un po’ di paura sì, quella giusta, quella sana.
Il sonno ti ha abbracciata , quasi con meno fatica del solito, nonostante il tuo “Oddio mamma, che paura….” alternato al “Buonanotte”.
Lo zaino sta all’ingresso e veglia in attesa del mattino, pronto a scortarti lungo la via, verso la nuova scuola.
Per domani un quaderno, l’astuccio, il diario, qualche incertezza e tante aspettative.
Sai, io vedo oltre la tua paura. Scorgo allegria, necessità di sapere, voglia di crescere.
Ieri tuo fratello ti canzonava …
Ti ha chiesto :”E se in I media ti bocciano?”
Tu hai risposto allegra: “Bocciare? E perché dovrebbero bocciarmi, se studio non mi bocciano”.
Ho ascoltato in silenzio e ho capito che stai crescendo.
Sii certa delle tue potenzialità, ma umile nell’accettare, da coloro che ti accompagneranno lungo questo nuovo viaggio, le risposte alle tue domande.
Ascolta i racconti, gli insegnamenti.
Impara a cogliere i particolari, le sfumature, è questo che rende i lavori speciali.
E’ come per un cuoco, facile ripetere all’infinito una ricetta scritta, ma se egli si sarà impegnato ad assorbire i “segreti” del mestiere dal suo maestro, questo farà di lui un cuoco migliore.
E questo ti auguro in questo nuovo giorno, ambisci ad essere sempre migliore.
Migliore non per essere al di sopra degli altri, ma migliore per te stessa, migliore per gli altri.
L’impegno sarà tanto e ci sarà fatica, ma imparerai a comprendere che la fatica è un componente essenziale del cambiamento.
Quella voglia di cambiare ora preme nel tuo animo di quasi ragazzina; ti solletica, ti stizzisce, ti attira e ti contraria.
Gioca con te all’altalena.
Ci saranno turbamenti in questi anni a venire, contrarietà, ma anche tanta, tanta allegrezza e gioie incontenibili per il tuo giovane cuore.
Godine con tutta l’anima, nel rispetto di te stessa e degli altri.
Sii felice di questi anni, che saranno bagaglio fruttuoso nel tuo divenire.
Nella complicità di nuove, sincere amicizie, gusterai emozioni belle; qualche volta invece ne incontrerai di meno belle, regalandomi comunque il privilegio, quando lo vorrai, di esserne partecipe.
Io ci sono, sempre. Tu lo sai.
Non vi è sbotto, ne rimbrotto che mi facciano serrare le braccia ad oltranza.
Ti voglio bene. Mamma.

giovedì 2 settembre 2010

"Signora polenta" (settembre, 3 2010)

Pioggia secca dorata
di chicchi macinati
carichi di sole
spargo
Affonda nell’acqua
gustosa di un pizzico di sale
Elementi che si uniscono
indissolubilmente
Crescono
si gonfiano
pronti ad accogliere
un terzo elemento
oro nell’oro
poco poco
spremuto in autunno inoltrato
da olive nere di maturità
Con cadenza costante
il polso
dirige movimenti lenti ma decisi
Così il mestolo prima gira
in tondo
sulla circonferenza
Poi ruotando su sé stesso
si immerge
e ad ogni giro
mescola un poco più in là
la marea gialla
Percorre la distanza
sino ad arrivare
all’altro lato del bordo del paiolo
E di nuovo procede
negli stessi movimenti
lenti ma decisi
costantemente
Lei sobbolle borbotta
reclama attenzione
I suoi vapori salgono
carichi di profumo
invitanti
Lei si crogiola
al caldo della fiamma
e consuma il suo tempo
In attesa solitaria
il tagliere stanco e innamorato
attende il caldo abbraccio.